Massimo Brandi

 




Massimo Brandi

Autore e imprenditore  
Sono nato a Napoli nel 1974, sono appassionato di storia contemporanea e di calcio, provengo da una umile famiglia: mio padre era un artigiano guantaio e mia madre casalinga.  
Fin da piccolo, la vita mi ha messo a dura prova; ho conseguito il diploma di licenza media e, a 14 anni, sono entrato subito nel mondo del lavoro: era ciò che desideravo.  
Ho fatto il meccanico, il benzinaio, l'orefice, il commesso, il muratore, senza buoni risultati, fino a quando ho trovato ciò che mi piaceva: "il serigrafo". L'arte della stampa ha rispolverato dentro di me una passione che avevo da piccolo: ero bravo a disegnare e a creare scritte simpatiche a mano libera. Ciò mi arricchiva perché la creatività è un fluido magico che ti porta in un mondo bellissimo e sempre alle nuove scoperte. Successivamente, ho imparato a usare il computer e, con esso, ho utilizzato programmi di grafica che mi hanno permesso di realizzare le grafiche. Successivamente, ho imparato a fare il tipografo e il litografo: stampavo prodotti commerciali, volantini, fogli intestati, bigliettini da visita, sticker, calendari, magliette e tante altre cose; insomma, riuscivo a stampare su qualsiasi oggetto. Mi sono messo in proprio e ho sempre lavorato come un mulo, cercando di esaudire le richieste dei miei clienti. Per fortuna, gli ordini erano tantissimi, al punto che mi trovavo sempre in difficoltà a consegnare i lavori nei tempi prestabiliti. Poi, la tecnologia ha creato mezzi semplici da usare, dove qualsiasi persona può personalizzare ciò che vuole senza dover imparare "il mestiere", e successivamente, con l'avvento dei social, la comunicazione cartacea ha subito un calo vertiginoso nei confronti di quella digitale. Mi sono dovuto reinventare, organizzandomi anch'io online. Oggi vendo prodotti di vario genere e alcuni prodotti di nicchia personalizzabili. Mi sono rimesso di nuovo in gioco, adattandomi ai cambiamenti dettati dal mercato e facendo attenzione a non uscire dal giro. Ho voluto rimanere nel mondo dell'arte, così ho iniziato a scrivere il mio primo romanzo "Gli ultimi scugnizzi" e poi successivamente "Carmela". Mi piace raccontare storie tratte da avvenimenti realmente accaduti perché voglio entrare nel cuore dei miei lettori e trasmettere a loro ciò che provo io quando scrivo. La scrittura è un'arte emotiva.








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